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Bestie, bestiacce e bestioline

Gli animali in italiano

1 aprile 2007

da a2 a c2

Roberto Tartaglione

No

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Cervello di gallina! Ti sei comportato come un allocco! E adesso non fare il camaleonte: non sono mica la tua gallina dalle uova d'oro! Ti sembrerò un vecchio barbagianni, ma adesso è inutile guardarmi con quegli occhi da cerbiatto. Hai fatto la cicala e ora non mi commuovo per le tue lacrime da coccodrillo!


I nomi degli animali che si usano nel parlato quotidiano sono molti di più di quanti potrebbe sembrare a prima vista. Ne elnchiamo qui una grossa serie in ordine alfabetico (da acciuga a zecca). 

 

Acciuga, alice L'acciuga (o alice) è un pesce piccolino (quello che si trova sulla pizza napoletana). Quando una persona fa una dieta o è molto magra si dice "Ehi, mangia qualcosa, sei un'acciuga!"

Agnello L'agnello è un animale mite e buono. Possiamo chiamare affettuosamente agnello o agnellino un bambino. Per un adulto essere un agnello invece non è necessariamente un complimento. L'agnello sacrificale è quello che si uccide a Pasqua. E diffidiamo del lupo che si fa agnello. A Roma, specialmente a Pasqua, si mangia l'abbacchio (agnello): e essere abbacchiato significa essere un po' depresso, come l'abbacchio che sa bene quale fine lo aspetta.

Allocco È un uccello notturno che somiglia un po' al gufo. Essere un allocco significa essere così ingenuo da arrivare quasi alla stupidità: molti maghi, chiaroveggenti, venditori di amuleti e talismani diventano ricchi perché gli allocchi credono alle loro stupidaggini.


Allodola L'allodola è un uccello che somiglia al passero. I cacciatori usano uno speciale specchietto capace di attirare le allodole. Per questo  si dice specchietto per le allodole un trucco per attirare e ingannare una persona ingenua o poco accorta, che può cadere in un tranello (per esempio: una informazione data su un giornale per distrarre i lettori da una notizia più importante può essere uno specchietto per le allodole)



Anatra Non diciamo di nessuna persona che è un'anatra: ma conosciamo tutti la storia del brutto anatroccolo e ognuno di noi non vorrebbe esserlo. Anatra zoppa è invece chi riveste un ruolo di potere ma non può esercitarlo per qualche impedimento tecnico: per esempio, il Presidente americano, senza l'appoggio del congresso, è un'anatra zoppa.


Anguilla L'anguilla è un pesce d'acqua dolce, lungo e viscido. La sua caratteristica è quella di essere sfuggente. Così definiamo anguilla una persona che sfugge, che non riusciamo a controllare o a portare sul nostro piano di discorso: "Inutile parlare con lui di questo argomento: è un'anguilla".


Aquila Certamente è l'uccello più nobile e "importante". E vede lontano. Quando diciamo di una persona che non è un'aquila, intendiamo dire che non è particolarmente intelligente o intuitiva, un po' dura di comprendonio.

Asino, somaro, ciuccio L'asino non è un animale particolarmente nobile. Porta i pesi, lavora, è ubbidiente e non è particolarmente intelligente. Difficilmente in italiano diciamo di una persona che è un asino perché la parola fa parte della tradizione scolastica per indicare un ragazzino che non studia a scuola (ricordate la storia Pinocchio)? E quindi anche asinello, somarello e ciuccio.

Fra i modi di dire, avere la bellezza dell'asino, cioè la gioventù (anche un asino, da giovane è bello). E l'esclamazione Qui casca l'asino! che significa "adesso viene fuori la contraddizione, questo è il punto debole di un argomento". Comunque sempre meglio un asino vivo che un dottore morto, certamente, e eventualmente siamo anche disposti a credere a un asino che vola.


Avvoltoio Gli avvoltoi aspettano che gli altri animali siano morti per mangiarne i corpi. Essere un avvoltoio significa perciò approfittare vigliaccamente di una situazione di disgrazia dell'altro: Quando quella industria stava per fallire molti avvoltoi si sono fatti avanti per comprarla a prezzi bassissimi.

Babbuino Poco usato, ma è possibile sentir dire a qualcuno babbuino! nel senso di stupido, scemo, cretino (come una scimmia).


Baccalà Essere un baccalà, rimanere come un baccalà, fare la figura del baccalà, vuol dire essere come imbalsamato, incapace di agire o reagire. Quando quella persona mi ha parlato così sono rimasto come un baccalà, immobile, impotente. Nello stesso senso usiamo qualche volta l'espressione salame.


Balena La balena è il simbolo dell'animale di grosse dimensioni (diventare una balena = ingrassare). La Balena Bianca però non è solo Moby Dick: in politica è un modo per chiamare il vecchio partito della Democrazia Cristiana, partito politico di grosse dimensioni e con qualche problema di agilità dovuto proprio al suo peso.

Barbagianni Si tratta di un uccello con un aspetto un po' buffo. Essere un vecchio barbagianni significa perciò essere o avere un comportamento stupido, ridicolo, fuori posto e comunque fuori tempo.


Biscia Come tutti i serpenti è un animale di cui non ci si può fidare: come l'anguilla (vedi) è sfuggente, ma come serpente è anche pericoloso.

 

Bisonte Ha un po' le stesse caratteristiche della balena: ma è un nome maschile e ha anche qualche caratteristica di rumorosità.


Bue Il popolo bue è la massa che non capisce niente e crede a tutto. Il bue che dice cornuto all'asino è chi vede i difetti degli altri senza rendersi conto dei propri Comunque è sempre bene non mettere il carro davanti ai buoi ed è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. E a dispetto delle società multietniche: mogli e buoi dei paesi tuoi!


Caimano Il caimano mangia tutto senza pietà e senza compassione. Essere un caimano significa perseguire i propri scopi, specialmente economici, senza guardare in faccia a nessuno, divorando ogni cosa per il proprio interesse. Famoso il film di Nanni Moretti  "Il Caimano" dove il protagonista era Silvio Berlusconi. Nello stesso significato si usa anche squalo.


Camaleonte Il camaleonte può cambiare il colore della pelle a seconda dell'ambiente circostante. Se qualcuno è un camaleonte significa che si adatta alla situazione intorno, ma spesso in senso negativo: è cioè un opportunista e cambia bandiera a seconda dei propri interessi. Cammello Si può dire che qualcuno ha bevuto come un cammello quando, naturalmente, ha bevuto molto: ma quasi mai si dice se qualcuno ha bevuto molto alcool. Si sa, i cammelli possono immagazzinare solo l'acqua.

 

Canarino Il canarino è giallo e posso dire canarino a chi è vestito indossando qualcosa di giallo sgargiante. Il canarino canta, ma avere una voce da canarino non smpre è un gran complimento. Mangiare come un canarino (o come un passerotto) significa invece mangiar poco.

 

Cane Il "migliore amico dell'uomo" è famoso per la sua fedeltà, ma fedele come un cane è indice di poca autonomia. Morire come un cane significa anche da solo come un cane. Essere come cane e gatto è uguale a essere istintivamente pronti a litigare. Se chiacchiero senza arrivare al punto si dirà che sto menando il can per l'aia, e se mi comporto male potrei anche essere figlio di un cane. Meglio non svegliare il can che dorme. Si dice cane anche di un cattivo attore o a un cattivo cantante. Un cane sciolto è chi non appartiene a nessun gruppo o lobby: l'aria da cane bastonato è invece l'espressione sofferta di chi si sente vittima. In generale, da cani è qualcosa di negativo: vita da cani, lavorare da cane, trattare da cane, è simile a non augurare qualcosa nemmeno a un cane. E oggi fa un freddo cane!

  Canguro Il canguro salta. Pare che non sappia fare altro e forse per questo è così poco usato nel linguaggio figurato.

Cappone Il cappone, si sa, è un pollo castrato. Immaginate da soli in che senso si può usare questa parola.

 

Capra Questo animale non gode di una grande reputazione in giro. Essere una capra significa essere ignorante, non capire niente. Si può anche puzzare come una capra, ma questo è un altro discorso. Per fortuna si può anche salvare capra e cavoli, trovare perciò un sistema che permette di ottenere un risultato positivo senza danni collaterali. Il capro espiatorio, poverino, è invece quello che si sacrifica per il bene di altri, prendendo su di sé tutte le colpe. (Ma forse ora stiamo perdendoci in questioni di lana caprina).


Capriolo Il capriolo è il parente nobile della capra. Animale bellissimo, salta sulle montagne ed è estremamente agile. Possiamo dire perciò capriolo a chi salta con eleganza (anche il canguro salta, certamente, ma con tutt'altro stile).

 

Cavalletta Nella Bibbia si parla di un terribile flagello: "l'invasione delle cavallette". Le cavallette sono tantissime, occupano uno spazio e lo distruggono. Ieri sera ho fatto una festa a casa mia e, mamma mia! Sono arrivate le cavallette! Nel frigorifero non mi è rimasto neanche un uovo!

 

Cavallo Si può dire cavallo a una persona (normalmente un adolescente) che si muove e che cammina in modo poco aggraziato e un po' rumoroso. Ma tanti sono i modi di dire sul cavallo: essere a cavallo, lanciato bene in una impresa, avere una febbre da cavallo, altissima, dormire in piedi come i cavalli, non accorgersi di niente. Il cavallo di Troia è naturalmente pericoloso. Il mio cavallo di battaglia è invece il mio punto di forza. Correre o saltare la cavallina è gustarsi senza freno i piaceri della vita; e a caval donato non si guarda in bocca. Campa cavallo...! significa invece che stiamo aspettando inutilmente qualcosa che non succederà.

 

Cavia Animaletto da laboratorio che si usa negli esperimenti. Se venite a cena da me cucinerò per la prima volta il pollo alle mele. Sarete le mie cavie (e non so se sopravviverete, naturalmente)

 

Cerbiatto Famoso anche come Bambi, il notissimo cartone animato di Walt Disney. La sua caratteristica principale sono gli occhi, con le ciglia che sbattono in modo seducente e irresistibile: non mi guardare con quegli occhi da cerbiatto!

 

Cervo Animale nobile e bello ma con grandi corna ramificate. E, si sa, in italiano "cornuto" si dice di una persona tradita dalla moglie o dal marito. Se sottovoce sentite parlare di qualcuno definito cervo, be', non è certo carino nei suoi confronti.

 

Cicala Una celebre favola di La Fontaine racconta di una estate in cui la formica lavorava per accumulare provviste per l'inverno e la cicala si godeva il sole e cantava. Arrivato l'inverno la cicala stava morendo di fame e di freddo e ha chiesto aiuto alla formica che, acidamente, le ha risposto: "Hai cantato? Bene, adesso balla!". Non vi chiederemo di non comportarvi da cicale. Ma almeno non chiedete aiuto alle formichine! (vedi formica). Essere una cicala significa dunque essere una persona che si gode la vita senza preoccuparsi del futuro.

 


Cicogna È arrivata la cicogna? Auguri !Significa che è nato un bambino. I bambini, infatti li porta la cicogna.

 

Cigno Il cigno è certo un animale bellissimo. Ma quando canta significa che sta per morire. Il canto del cigno si dice quindi di un'azione anche importante e vistosa, fatta però in un momento di crisi irreversibile, ultimo gesto prima del crollo definitivo.

 

Cimice Piccolo insetto fastidioso che può attaccarsi all'uomo. Essere una cimice è come essere un piccolo fastidioso parassita. Per le sue dimensioni si chiama anche cimice il piccolo marchingegno elettronico che serve per spiare un ambiente o un telefono (quando James Bond entra in una camera di albergo controlla subito se nel telefono non ci siano delle cimici)

 

Civetta Fare la civetta o civettare: significa che una donna fa qualcosa per mettersi in mostra e essere corteggiata. Attenzione, è ben diverso dall'essere un'oca. La civetta non è stupida: semplicemente desidera farsi amare. E non si tratta di sessismo: anche un uomo fuò fare la civetta, ma nel suo caso si dice fare il piacione. L'auto-civetta della polizia è invece una normale automobile usata dai poliziotti per non farsi riconoscere.


Coccodrillo Il coccodrillo piange dopo aver mangiato una persona. Versare lacrime di coccodrillo è quindi un po' ipocrita. Il coccodrillo, nel linguaggio giornalistico, è anche l'articolo (lacrimoso) scritto in memoria di una persona importante che è morta. Si chiama così perché l'articolo è spesso stato scritto quando la persona era ancora viva, ed è rimasto nel cassetto del giornalista fino... al momento buono per usarlo.

 

Colomba Dopo il diluvio universale una colomba segnala a Noè la fine di questa catastrofe e la riconciliazione con Dio. La colomba perciò è simbolo di pace.Nel linguaggio politico sentiamo parlare di falchi e colombe: i falchi sono quelli che sostengono azioni più decise (anche guerre), le colombe sostengono la necessità della trattativa.

 

Coniglio Posso tremare come un coniglio, per la paura. Posso essere un coniglio nel senso di vigliacco. Ma se mi danno del coniglio in riferimento alle mie attività di latin lover significherà solo che le mie prestazioni sessuali, se non qualitativamente, almeno quantitativamente sono piuttosto esagerate. Ma si sa: ognuno di noi ha sempre un coniglio nel cilindro!

 

Cornacchia Vecchia cornacchia! Si dice a chi ha una voce sgradevole, ma soprattutto a chi dice cose sgradevoli, acide o che augurano disgrazie.

 

Corvo Il corvo è come la cornacchia... ma più autorevole: famoso era il Corvo di Palermo, un magistrato che scrivendo lettere anonime alle Istituzioni, aveva acceso sospetti, odi e invidie fra le autorità che dovevano occuparsi della lotta alla mafia negli anni Ottanta.


Cozza Donna brutta, senza appello (per un uomo si preferisce mostro).

 

Delfino Storicamente era l'erede al trono di Francia. Oggi per delfino si intende in generale la persona destinata a succederne a un'altra, chi per motivi di discendenza o più frequentemente di ruolo, prenderà il posto di un personaggio importante quando questo lascerà la sua carica.

 

Dinosauro Largo ai giovani: noi siamo vecchi dinosauri: anche se abbiamo fatto grandi cose e abbiamo ancora qualche energia siamo una razza in via di estinzione.

 

Elefante L'elefante è grosso, non c'è dubbio. Eppure la sua caratteristica non è tanto quella di essere di grosse dimensioni, quanto soprattutto quella di essere "maldestro": un elefante in un negozio di cristalli per esempio difficilmente riuscirà ad evitare qualche catastrofe. Ma di più: maldestro anche in senso figurato. Avere un tatto da elefante significa mancare di diplomazia, di delicatezza nel parlare. Una memoria da elefante è invece una buona memoria.

 

Ermellino L'ermellino è un animale noto per la sua pelliccia  pregiatissima che in estate è rossastra e bianca, mentre in inverno è completamente bianca. La pelliccia di ermellino è molto ricercata e fa parte della toga dei Magistrati di Cassazione, chiamati per questo ermellini nel linguaggio giornalistico.

 

Faina Furba, furbissima la faina, forse perfino più di una volpe. Spesso però diciamo "faina" ironicamente, a qualcuno che si è comportato in modo troppo ingenuo e decisamente poco astuto. Insomma, è parola usata in senso ironico.

 

Falco Occhio di falco lo diciamo a chi vede particolarmente bene (anche in senso figurato a chi intuisce il futuro). In riferimento alla sua aggressività poi, ne linguaggio politico i falchi sono quelli che sostengono azioni più decise (anche guerre), mentre le colombe sostengono la necessità della trattativa.

 

Farfalla La farfalla è leggera e vola di fiore in fiore: essere un farfallone può perciò anche significare essere una persona poco costante dal punto di vista sentimentale. A farfalla è anche uno stile del nuoto. In meccanica, la farfalla è una specie di valvola, per esempio un elemento del motore. Andare a caccia di farfalle (o correre dietro alle farfalle) significa perdere tempo in cose inutili.

 

Formica Una caratteristica della formica è certamente quella di essere piccola; e un'altra è quella di far parte spesso di gruppi numerosi. Ma la caratteristica principale è quella di essere una grande lavoratrice e di pensare al futuro della comunità organizzandosi per i periodi di freddo e di carestia. Una celebre favola di La Fontaine  la mette in contrasto con la cicala che invece d'estate canta e suona e d'inverno muore di freddo (vedi cicala).

 

Fringuello Il fringuello canta e ha un modo di volare che sembra rappresentare il senso della libertà e della felicità. Si può essere perciò libero e allegro come un fringuello.

 

Furetto E’ un simpatico animale da compagnia, divertente e vivace, che ama moltissimo giocare. Si dice furetto perciò a un bambino molto allegro e dinamico, con la caratteristica di essere in continua attività.

 

Gabbiano Bello, libero ed elegante nel suo stile di volo: sentirsi come un gabbiano significa avere un grande desiderio di libertà e di esplorare il mondo. Da quando però i gabbiani si sono trasferiti dalla costa in città, cercando da mangiare nei cassonetti dell'immondizia, la poesia di questo animale comincia a svanire.

 

Gallina Avere un cervello da gallina non è certo un complimento, viste le dimensioni ridotte. Ma per fortuna gallina vecchia fa buon brodo. E non serve porsi il problema se sia nato prima l'uovo o la gallina, mentre forse è meglio un uovo oggi che una gallina domani. Scrivere con zampe di gallina significa avere una brutta calligrafia. Ci piace la gallina dalle uova d'oro, una persona o una situazione che ci porta continuamente vantaggi economici. Andare a letto con le galline (la sera presto) e alzarsi con le galline (la mattina presto) invece non ci piace troppo.

 

Gallo Essere il gallo nel pollaio, fare il galletto o anche essere un tipico esponente del gallismo latino... tutte cose che si riferiscono al ruolo di "maschia superiorità" tipica di questo animale. politicamente corretto o scorretto, l'importante è non doversi alzare al canto del gallo.

 

Gambero L'importante è non fare come i gamberi che fanno un passo avanti e due indietro. Altrimenti per la vergogna diventeremo rossi come un gambero.

 

Gatto Se siamo in pochi diciamo che siamo in quattro gatti; se abbiamo qualcuno ormai nelle nostre mani diciamo che giochiamo come il gatto con il topo; se una persona è una gattamorta significa che sembra tranquilla e abulica ma in realtà può essere pericolosissima. E se abbiamo una gatta da pelare significa che abbiamo un bel problema da risolvere. Avere sette vite come i gatti vuol dire avere infinite risorse. Lavarsi come i gatti è invece lavarsi in modo un po' sommario, veloce, senza perdere troppo tempo. Quando gatta ci cova significa che c'è qualcosa di poco chiaro. Ed è meglio non aver fretta preché la gatta frettolosa fa i gattini ciechi!

 

Gazzella Agile, veloce e scattante come una gazzella. Da non dimenticare però che se durante una rapina in banca arriva una gazzella non stiamo parlando dell'elegante animale ma dell'Alfa Romeo della polizia.


Ghiro Il ghiro è una animale che sta sveglio di notte e dorme di giorno. Inoltre sta in letargo per sei mesi all'anno. Facile conclusione: dormire come un ghiro significa dormire beatamente.

 

Giraffa Non c'è dubbio che la caratteristica di questo animale sia il collo lungo. Possiamo dire giraffa quindi a chi abbia il collo lungo o allunghi il collo per la necessità di guardare da qualche parte. Ma giraffa è anche un attrezzo che si usa in televisione per sostenere e per spostare le telecamere in modo da ottenere inquadrature dall'alto.

 

Gorilla Il gorilla è una scimmia dal fisico possente. Per questo sono chiamati gorilla gli uomini che di mestiere fanno le guardie del corpo (bodyguard) di personaggi importanti. Sono gorilla anche gli addetti alla sicurezza all'interno di strutture in cui bisogna evitare atti di violenza (per esempio i gorilla che in una discoteca devono allontanare eventuali ubriachi o malintenzionati)

 

Grillo Il grillo parlante è diventato famoso per la favola di Pinocchio, anche nella versione cinematografica di Walt Disney. La sua caratteristica è di dire cose sagge ma di essere inascoltato. Ma diciamo anche grillo a un bambino che si muove in modo allegro, saltella e zompetta incessantemente; o anche a un anziano che, nonostante l'età, fa una vita dinamica e piena di impegni a destra e a sinistra. Chi poi ha grilli per la testa è uno che si è fatto strane idee, ambizioni forse eccessive.


Gru La gru è caratteristica per le sue zampe lunghe e per una certa sproporzione nelle forme: per questo si può dire "gru" ad un adolescente in fase di crescita, quando è già alto ma non ancora ben proporzionato. Da non dimenticare che la gru è anche la macchina che si usa nei cantieri edili o nella costruzione di grandi impianti per sollevare e di spostare grandi pesi.

 

Gufo Questo uccello notturno non ha certo un aspetto rassicurante: quindi diciamo non fare il gufo! a chi ci dice qualcosa di pessimistico sul futuro, come dire non portare iella!Anche il verbo gufare (che in origine rappresentava il verso del gufo) oggi viene usato riferendosi a chi, con le sue nere previsioni, sembra quasi augurarci qualche sfortuna.


Iena La iena è un animale decisamente aggressivo: si ciba di carogne e se ha fame anche di prede vive. Diciamo perciò iena a una persona crudele, violenta e senza cuore. Possiamo però usare questa parola anche parlando "simpaticamente" di una persona aggressiva, che sa far valere le sue ragioni e che se si lancia in una discussione non molla finché non ha raggiunto il suo scopo.

 

Insetto Definiamo insetto una persona meschina, per sottolineare il fatto che è insignificante ma anche molesta e qualche volta parassitaria. Naturalmente quella persona può essere schiacciata come un insetto.

 

Ippopotamo È grosso. e solo in questo senso lo usiamo nel linguaggio parlato: se continuo a mangiare così diventerò un ippopotamo!

 

Istrice Si dice di qualcuno che non si lascia avvicinare facilmente, sempre in posizione difensiva e forse troppo chiuso in se stesso. Carattere appuntito che non si lascia accarezzare. Leone Il re degli animali è aggressivo e coraggioso: una persona può combattere e difendersi come un leone, e ci si può anche sentire come un leone (ma qualche volta come un leone in gabbia).

 

Lepre La lepre corre e scappa: si può quindi correre come una lepre e soprattutto scappare a gambe levate... come una lepre.

 

Libellula Leggero come una libellula, aggraziato come una libellula. Si dice soprattutto in senso ironico a chi leggero ed aggraziato non è.

 

Lince Occhio di lince lo diciamo a chi vede lontano: in particolar modo a chi intuisce la verità da qualche debole segnale. Anche qui l'uso ironico è frequente e diciamo occhio di lince a chi vede poco o intuisce poco.

 

Lucciola Vedere/Prendere lucciole per lanterne è un po' come dire capire fiaschi per fischi, capire male, ma veramente male. Si dice che anticamente dei soldati arabi (che erano soliti illuminare i loro campi con lanterne piccolissime) arrivarono di notte in Egitto. Videro un grande sciame di lucciole in una vallata e, pensando che si trattasse di un campo enorme di soldati nemici con delle lanterne, scapparono via. La parola "lucciole" si è usata anche come sinonimo di prostitute che "illuminano le strade di notte"

 

Lucertola Fare la lucertola significa stare piacevolmente al sole, abbronzarsi senza curarsi del caldo

Lumaca-Chiocciola Chi va piano va sano e va lontano, ma lento come una lumaca è forse un po' troppo lento. Il sinonimo chiocciola si usa per indicare una scala con una forma simile a questo animale. Chiocciola è anche il segno che si usa nelle e-mail: @.

 

Lupo Da lupo significa terribile e posso perciò avere una fame da lupo o dire che c'è un tempo da lupi. Posso anche mangiare come un lupo (moltissimo), ma soprattutto devo ricordare che chi pecora si fa lupo se lo mangia. In bocca al lupo è un augurio che porta fortuna (prima di un esame per esempio); si risponde crepi il lupo! (ma negli ultimi anni gli animalisti preferiscono dire viva il lupo!) Essere un agnello tra i lupi o cacciarsi nella tana del lupo non conviene, ed è bene non gridare al lupo al lupo! se non c'è un pericolo reale. Si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un esperto navigatore invece è un lupo di mare.


Macaco Scimmia furba e dispettosa: macaco si dice a un bambino che riesce a ottenere quello che vuole con la sua simpatia e con qualche sotterfugio. Maiale, porco Come un maiale (o come un porco) non è mai un gran complimento: mangiare, comportarsi come un maiale; essere, sembrare un porco... be', non è molto elegante. Cani e porci significa tutti, indistintamente, senza selezione (oggi una laurea la prendono cani e porci); gettare le perle ai porci significa dare qualcosa di buono a chi non lo merita o non sa apprezzare. Fare i propri porci comodi significa comportarsi secondo i propri interessi senza pensare agli altri.


Mandrillo Il mandrillo, specialmente nella lingua parlata a Roma, è il rappresentante della sessualità e della virilità: essere un mandrillo quindi significa non perdere occasione per esibirsi nella propria specifica abilità di accoppiamento (forse dipende dal fatto che questa scimmia, nel periodo dell'accoppiamento, espone "spudoratamente" i genitali per manifestare il suo desiderio)

 

Marmotta Dormire come una marmotta significa dormire beatamente e anche a lungo


Merlo Essere un merlo (e anche essere un pollo) vuol dire essere una persona che si può prendere in giro o imbrogliare facilmente. È un merlo chi per esempio accetta di giocare a carte con dei professionisti del gioco d'azzardo sperando ingenuamente di vincere.


Mosca Non voglio fare di una mosca un elefante: ma se mi salta la mosca al naso (se mi innervosisco) posso fare di tutto! Voglio il silenzio assoluto, non voglio sentire volare una mosca! Capito? Zitto e mosca! Io non farei male neanche a una mosca (e certo non sono una mosca bianca),  ma mi dispiace se lavoro tanto e poi resto con in mano un pugno di mosche. E ho sempre tanto sonno: mi deve avere punto la mosca tze-tze.

 

Mucca, vacca Mucca è il nome "neutro" dell'animale. Vacca, terribilmente offensivo se rivolto a una donna (significa prostituta, grassa, sguaiata), si usa nell'espressione andare/mandare in vacca: vuol dire mandare a monte un progetto, non avere nessun risultato, andare a vuoto: quella mia idea di andare in vacanza in India purtroppo è andata in vacca!

 

Mulo Testardo come un mulo è un modo di dire assai frequente. Ma anche essere un mulo, non solo nel senso di testardo e ostinato, ma anche nel senso di una persona che lavora instancabilmente senza fermarsi mai fino a che il suo compito non è terminato.

 

Oca Oca viene definita una donna che parla troppo, e a sproposito, per mettersi in mostra. Se essere civetta (vedi) ha un certo fascino e caratterizza al massimo un po' di vanità, essere un'oca significa invece essere irrimediabilmente stupida. Quando l'oca, oltre a parlare, ride anche, allora si dice oca giuliva. Per un uomo con le stesse caratteristiche non esiste un modo di dire con un animale, ma ci sono parole altrettanto espressive ma volgari. La pelle d'oca può venire per il freddo o per una emozione, mentre starnazzare come un'oca non è certo elegante.

 

Orango Dire orango a qualcuno è come dirgli scimmione, grosso, senza grazia, maldestro e forse anche un po' buffo.

 

Orso Un orso è una persona che ama stare a casa sua, fra le sue cose, poco disponibile alla vita di società. Non si tratta di essere asociale, ma solo un po' "pantofolaio" e poco incline al divertimento di massa (l'orso, si sa, passa molto tempo nella sua caverna a dormire). Comunque non dimenticate: non bisogna mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso!

 

Ostrica Attaccato come un'ostrica: le ostriche infatti sono attaccate agli scogli e se qualcuno sta attaccato a noi allo stesso modo... be', normalmente abbiamo voglia di liberarcene.

 

Pantera La pantera è bella, elegante, affascinante, un po' esibizionista, aggressiva e pericolosa. Se diciamo pantera a una donna intendiamo dire che non fa niente per nascondere di essere una "mangiauomini". Più scherzosamente possiamo anche definirla panterona.

 


Papero Camminare come un papero o come una papera significa in modo un po' buffo, con i piedi divaricati. Prendere o fare una papera invece riguarda un fatto di pronuncia: se voglio dire una parola e inavvertitamente dalla mia bocca la parola esce storpiate (o addirittura ne esce un'altra), si dirà che ho preso una papera.

 

Pappagallo Ripetere qualcosa come un pappagallo vuol dire riferire di una argomento con delle parole che abbiamo sentito da altri, forse senza neanche averle capite bene. Uno studente che ha studiato la lezione a pappagallo significa che ha imparato a memoria dei concetti senza averli veramente compresi. Fare il pappagallo è quindi comportarsi come chi ripete una lezione imparata a memoria. Nel linguaggio degli anni Sessanta veniva poi definito pappagallo il ragazzo italiano che stazionava davanti ai monumenti per "rimorchiare" le belle turiste straniere.

 

Passero "Passerotto non andare via" diceva in una vecchia canzone un ragazzo innamorato alla sua amata. Questo uccellino è quindi così carino e tenero che il suo nome può essere usato per chiamare affettuosamente qualcuno. Attenzione al femminile però! Passera infatti è un sinonimo scherzoso (volgare?) per dire organo sessuale femminile.

 

Pavone Il pavone esibisce tutta la sua bellezza mostrando la coda aperta: fare il pavone, o pavoneggiarsi, significa perciò vantarsi di qualcosa, mostrare il proprio orgoglio. Non bisogna però farsi belli con le penne del pavone: questo significa infatti prendersi dei meriti che non appartengono a noi, vantarsi di qualcosa che ha fatto un altro.

 

Pecora Una pecora è chi segue il gregge, la massa, dietro a un capo. La pecora nera è invece l'elemento diverso all'interno di un gruppo (generalmente in senso negativo, ma più spesso in modo ironico: nella mia famiglia sono tutti commercianti. Io ho studiato filosofia, sono la pecora nera). La pecorella smarrita (nel linguaggio religioso) è chi ha perso la via del bene. E sarà opportuno che ritorni all'ovile. Contiamo le pecore per addormentarci, chi pecora si fa lupo se lo mangia, ma soprattutto guardate le nuvole: cielo a pecorelle acqua a catinelle!

 

Pesce Se devo chiedere pietà farò gli occhi da pesce fradicio, se devo essere neutrale fra due posizioni farò il pesce in barile, se devo stare zitto sarò muto come un pesce, se mi chiedono come sto dico che sono sano come un pesce. In una discoteca mi sento come un pesce fuor d'acqua,  se non so che decisione adottare dico che non so che pesci prendere. Non mi piace essere maltrattato, cioè preso a pesci in faccia; e non mi piacciono le persone senza carattere, quelle che non sono né carne né psce. Se in ufficio qualcosa non funziona mi ricordo sempre che il pesce puzza dalla testa e, a proposito  di puzza, l'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza. Il pesce grosso, si sa, mangia il pesce piccolo e la polizia qualche volta arresta i pesci piccoli perché i grossi stanno sul fondo. Comunque chi dorme non piglia pesci. E questo non è un pesce d'aprile.

 

Piattola La piattola (o "pidocchio del pube") è un insetto, parassita dell'uomo, fastidiosissimo. Diremo quindi piattola a un rompiscatole, un seccatore, un disturbatore importuno, un attaccabottoni, a una persona insomma fastidiosa di cui non riesco a liberarmi.


Picchio La caratteristica di questo uccello è quella di martellare con il becco il tronco di un albero. Questo suo movimento nervoso e agilissimo fa sì che si definisca picchio una persona estremamente dinamica, un bambino sempre in movimento, un vecchietto molto arzillo.

 

Piccione Due piccioni (o meglio due piccioncini) sono due innamorati che si guardano teneramente o si scambiano effusioni. Il loro modo di dirsi dolci parole d'amore e di amoreggiare si definisce appunto tubare come piccioni. Prendere due piccioni con una fava significa invece ottenere due risultati da un'unica azione. Se la situazione è calma sarà però bene non tirare sassi in piccionaia per non creare una confusione che potrebbe provocare qualche danno.

 

Pidocchio Il pidocchio è il fastidioso insetto che vive fra i capelli dell'uomo. Per eliminarlo (se non ci sono medicine opportune) l'unica cosa dafare è schiacciarlo, Si dice perciò pidocchio a qualcuno che disprezziamo profondamente, a chi è avaro e meschino, a una persona che vorremmo appunto schiacciare come un pidocchio. Un pidocchio rifatto è invece una persona che sotto l'apparenza snob non riesce a nascondere la sua originaria pochezza, la sua avarizia o la sua rozzezza.

 

Pinguino Il pinguino sembra sempre indossare uno smoking, un elegante vestito per occasioni importanti. Si può dire perciò pinguino a una persona vestita bene ma evidentemente non a suo agio nell'abito che porta, un po' goffa nei movimenti. Ironicamente si definiscono pinguini anche le suore che portano una tonaca bianca e nera.

 

Piovra Per via dei suoi tentacoli la piovra è diventata sinonimo di mafia o comunque di quella criminalità organizzata che si ramifica in più direzioni.Scherzosamente si può definire anche piovra un uomo che abbraccia una donna un po' troppo affettuosamente, come se avesse più di due mani.

 

Piranha Si tratta di un pesce carnivoro, pericoloso anche per l'uomo. Un piranha è una persona senza cuore, pronta a calpestare o a divorare gli altri per raggiungere il proprio scopo (vedi anche caimano).

 

Pollo Un pollo è una persona facile da prendere in giro (un po' come il merlo, vedi); sciocco, ingenuo e sempliciotto; il pollo crede subito a tutto e si lascia imbrogliare: sono stato un pollo a fidarmi di quelle persone! Si dice invece che fa ridere i polli chi, credendo di essere spiritoso, dice una battuta umoristica che non fa ridere proprio nessuno

 

Pulce Diciamo pulce a qualcuno che per le sue piccole dimensioni non può costituire un pericolo: sei una pulce, non puoi competere con me! Avere una pulce nell'orecchio significa avere un sospetto, essere stato colpito da qualcosa che ci ha messo addosso qualche timore che prima non avevamo: le parole che mi hai detto mi hanno messo una pulce nell'orecchio! Fare le pulci a qualcuno vuol dire criticare una persona analizzandola in dettaglio, senza nessuna benevolenza o compassione. Il mercato delle pulci è infine quel mercato in cui si vende di tutto, oggetti di poco valore ma anche rarità e pezzi di antiquariato che, se riconosciuti,  qualche valore potrebbero averlo


Pulcino Fa tenerezza il pulcino e quindi possiamo chiamare così un bambino dolce e indifeso. Si dice anche bagnato come un pulcino a chi è zuppo di acqua fino alle ossa.


Quaglia Il salto della quaglia (un antico gioco di bambini) indica oggi un brusco cambiamento di posizione ideologica. Si dice soprattutto nel linguaggio politico quando qualcuno cambia partito o ideologia per un interesse personale e spiazza così i suoi vecchi alleati o compagni. Puzzola Lo dice la parola stessa: la puzzola puzza.


Ragno Ragno (o ragnetto) lo diciamo di una persona fisicamente piccola e non bellissima, ma non priva di una certa simpatia. Non cavare un ragno dal buco vuol dire invece non riuscire a ottenere nessun risultato nonostante tanti sforzi: ho studiato a lungo come fare a risolvere questo problema, ma non sono riuscito a cavare un ragno dal buco. Ramarro Verde come un ramarro è l'unica espressione in cui questo lucertolone viene citato.


Rana Gonfio come una rana (ma più spesso gonfio come un tacchino) si dice di chi è particolarmente fiero e orgoglioso per qualcosa. Andare per rane vuol dire divagare, perdere il filo del discorso. Dar da bere a una rana significa dire a qualcuno cose che sa benissimo. Baciare un ranocchio per trasformarlo in un principe azzurro è invece un tentativo spesso fallimentare.

 

Riccio Chiuso come un riccio significa non voler avere rapporti con l'esterno e non essere per niente disponibili al dialogo o alla trattativa. Gli aculei del riccio del resto sconsigliano di avvicinarsi troppo a lui.

Non è chiaro perché si dica anche godere come un riccio o il volgarissimo trombare (fare l'amore detto in modo assolutamente poco chic) come un riccio, parallelo a come un coniglio.

 

Rondine Una rondine non fa primavera. La forma caratteristica del nido di rondine ha dato il nome a parecchi prodotti gastronomici che hanno appunto un aspetto simile a quello del nido di fango costruito da questi uccelli.

 

Rospo Un rospo è esteticamente... bruttino. Se devo sopportare una situazione sgradevole senza reagire per non provocare danni peggiori dirò che devo ingoiare il rospo. Ma se qualcuno mi dice di aprirmi e di raccontare cosa tengo dentro di me, qualcosa che non volevo dire e che in qualche modo mi fa soffrire, allora sputerò il rospo.

 

Sanguisuga La sanguisuga è un animaletto che con la sua bocca a ventosa si attacca al corpo di animali e di uomini per succhiarne il sangue di cui si nutre (ed era per questo usata anche in medicina). Oggi diciamo sanguisuga a chi "vive col nostro sangue", a chi ci toglie continuamente denaro: questa macchina è una sanguisuga, si rompe continuamente e spendo un capitale per ripararla ogni volta!

 

Sciacallo Lo sciacallo mangia i cadaveri di altri animali: è quindi una persona che trae vantaggio dalle disgrazie degli altri. Sono sciacalli in particolare le persone che dopo un terremoto o una disgrazia naturale vanno a rubare nelle case abbandonate dalla gente. E episodi di sciacallaggio mediatico sono anche caratteristici di alcuni giornalisti che per vendere più copie del loro giornale speculano su fatti di cronaca e su disgrazie private di personaggi pubblici.

 

Scimmia Fare la scimmia o scimmiottare qualcuno significa farne una goffa imitazione. Se il pappagallo ripete a memoria cose imparate senza capirle, la scimmia imita gestualità e comportamenti e talvolta può essere buffa. Scimmia si dice anche affettuosamente a chi si muove in modo poco armonioso e coordinato: se si tratta di persona grossa potremo anche dirgli scimmione.

 

Scoiattolo Lo scoiattolo è simpatico, agile, divertente, veloce e buffo: possiamo usare questa parola rivolti a un bambino (scoiattolino) con queste caratteristiche.

 

Scorpione Lo scorpione ricorda più il segno zodiacale che non l'animale: si dice al massimo pericoloso come uno scorpione e velenoso come uno scorpione. In latino si diceva in cauda venenum, il veleno sta nella coda (oggi diciamo attenzione ai colpi di coda) alludendo al pungiglione dello scorpione che sta proprio nella sua coda.

 

Scricciolo Scricciolo è sinonimo di piccolo, gracile, minuto, magro, esile.


Serpente Un serpente è traditore ed è sempre pronto ad attaccarti alle spalle, quando meno te lo aspetti. Quindi è meglio non scendere nella fossa dei serpenti ed è anche bene non fidarsi di chi cambia pelle come un serpente. Diciamo però, quasi sempre ironicamente, di avere allevato/cresciuto/nutrito una serpe in seno quando una nostra creatura si rivolta contro di noi.

 

Squalo Non diverso dal "caimano" (vedi), lo squalo è chi è pronto a passare sopra ogni cosa per raggiungere il proprio scopo, senza mai curarsi delle vittime che la sua azione provoca. Arrivista, crudele.


Spugna Se sei uno che beve come una spugna sei uno che ama parecchio l'alcool. Se sei abituato a bere come una spugna allora ti dirò che sei una vecchia spugna.

 

Stoccafisso Uguale a baccalà: fare o essere uno stoccafisso vuol dire restare immobile, incapace di reagire, instupidito.


Struzzo Fare come lo struzzo (che mette la testa sotto la sabbia per non vedere): vuol dire nascondersi dai problemi, evitare di affrontare una situazione facendo finta di non conoscerla.

 

Tacchino Gonfio come un tacchino (meno frequentemente come una rana) significa inorgoglirsi, non riuscire a nascondere il proprio compiacimento per qualcosa che si è fatto o ancora di più per un complimento che si è ricevuto.

 

Talpa Essere una talpa significa vederci pochissimo. Ma nel linguaggio "spionistico" la talpa è anche un informatore infiltrato in un gruppo per carpire informazioni: nessuno al di fuori della polizia sapeva che stanotte dovevano arrestare il boss mafioso. Se lui è scappato è chiaro che fra i poliziotti deve esserci una talpa.


Tarantola Ma che, ti ha morso la tarantola?, si dice a chi è particolarmente agitato, incapace di stare fermo. Tutto questo per un'antica tradizione del sud Italia dove si credeva che un ballo convulso e forsennato servisse a combattere il morso di questo pericolosissimo ragno. Il ballo, noto ancora oggi, è il ballo della taranta o tarantella, e in altre regioni pizzica.

 



Tartaruga Lento come una tartaruga è un modo di dire frequente. Ma anche essere una tartaruga nel senso di chiuso in una corazza, difficile da far venire fuori, introverso.

 

Tigre Usiamo l'appellativo tigre ironicamente, per incoraggiare qualcuno che deve fare qualcosa di difficile (devi fare l'esame di guida? Vai tigre, e dimostra chi sei!) Cavalcare la tigre significa sfruttare una situazione di rivolta o di malcontento generale per trarne un vantaggio personale. Una tigre di carta è invece qualcuno che in apparenza ha un'immagine che fa paura, ma in realtà non ha nessun potere né forza (espressione inventata da Mao Tze Tung).

 

Topo, sorcio Un topo da biblioteca è uno studioso appassionato di libri; un topo d'auto, d'appartamento o d'albergo è invece un ladro che ruba nelle auto, negli alberghi o negli appartamenti. Fare la fine del topo (specialmente dopo che qualcuno ha giocato con noi come il gatto col topo) non è certo piacevole. Se per un piccolo problema ho una reazione esagerata si dice che ho fatto di un topolino una montagna. Quando invece dopo grandi traumi e conflitti abbiamo un modesto cambiamento della situazione si dice che la montagna ha partorito un topolino. Far vedere i sorci verdi a qualcuno significa punirlo aspramente. E poi si sa: quando il gatto non c'è i topi ballano.

 

Tordo Povero tordo: viene mangiato per lo più dopo essere stato infilzato in uno spiedo. Quindi si dice infilzato come un tordo. Sono stato un tordo è uguale a dire sono stato uno stupido, ma è poco usato.

 

Toro Prendere il toro per le corna vuol dire affrontare una situazione di petto, senza compromessi. Tagliare la testa al toro prendere una decisione risolutiva, drastica. Essere un toro o un torello significa infine essere forte e resistente.

 

Triglia E non guardarmi con gli occhi di triglia! Significa con occhi languidi, quasi in cerca di pietà o compassione.

 

Uccello Uccello è uno dei più popolari fra i numerosissimi sinonimi di organo sessuale maschile: cosicché si dice anche a chi ha la cerniera dei pantaloni abbassata gabbia aperta uccello morto. Uccello del malaugurio lo diciamo a chi col suo pessimismo sembra quasi portarci sfortuna. Uccello in gabbia è chi soffre per l'impossibilità di agire, uccel di bosco è qualcuno che è sparito, introvabile.

 

Usignolo Cantare come un usignolo o essere un usignolo significa cantare bene, avere una voce molto bella e aggraziata.

 

Verme Se diciamo che qualcuno è un verme non abbiamo una grande considerazione di lui: pensiamo che sia viscido, vigliacco, traditore e bugiardo. Ma se dico che mi sento un verme voglio dire che mi sento in colpa per qualcosa che ho dovuto fare e mi dispiace da morire per le conseguenze. Chi striscia come un verme è invece un leccapiedi, un essere spregevole e infido che volentieri schiaccierei come un verme. Se qualcuno entra in camera mia all'improvviso potrebbe scoprirmi nudo come un verme. E se ho troppa fame sospetto di avere il verme solitario.

 

Vespa Suscitare un vespaio significa provocare reazioni, polemiche, conflitti e confusione (un po' come tirare sassi in piccionaia). Il vitino di vespa è invece la vita stretta di una donna ben proporzionata

 

Vipera Questo serpente velenoso (con la lingua biforcuta) è usato per indicare una persona "velenosa nel parlare": una vipera è chi con le parole riesce a far male, sparlando di qualcuno, calunniandolo o colpendolo comunque nei punti più deboli.

 

Vitello Sembra parecchio sfortunato questo animale: il suo nome infatti si trova in espressioni come piangere come un vitello (piangere molto) oppure uccidere il vitello grasso (festeggiare).

 

Volpe La volpe è il simbolo dell'astuzia più arguta e della furbizia. Vecchia volpe! diciamo a un amico capace di trovare sempre una soluzione ai problemi più complicati (ma lo diciamo anche ironicamente a chi si è mostrato particolarmente ingenuo). Invece fare come la volpe e l'uva significa disprezzare quello che non si può ottenere (da una favola di Esopo: una volpe affamata non riesce a afferrare un grappolo d'uva troppo in alto. "Robaccia acerba!" dice allora tra sé e sé; e se ne va)

 

Zanzara La zanzara è fastidiosa è ha un suo classico ronzio: diremo quindi zanzara (quasi sempre benevolmente) a chi ci ronza intorno chiedendoci ripetutamente qualcosa, a chi infastidisce in modo non eccessivamente pesante e anche a chi sa esser un po' dispettoso.

 

Zecca Animaletto parassita che si può "attaccare" all'uomo e agli animali (specialmente al cane) per succhiarne il sangue. Pericolosa per la trasmissione di malattie infettive. Diciamo zecca a una persona noiosa che ci sta sempre incollata, a una persona fastidiosa e pesante.  

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