Cerotti e complotti
Cronaca di un attentato al Capo del Governo
Sì
(aggiornato novembre 2023)
È il primo mercoledì dopo Pasqua.
Nel Palazzo dei Conservatori, sul Campidoglio a Roma, è cominciato un importante congresso internazionale di chirurgia. Il Capo del Governo in persona ha fatto un breve discorso di benvenuto ai partecipanti.
Finito di parlare è subito uscito: vuole andare a casa e prepararsi perché il giorno dopo deve partire per la Libia dove ha un importante incontro politico.
Mentre passa fra la folla esultante, fra braccia e mani tese che lo salutano, una mano armata di pistola mira alla sua testa e spara contro di lui. Miracolosamente lui evita il colpo e rimane ferito solo di striscio, al naso.
La polizia arresta e porta in questura l'attentatrice, una donna! Si chiama Violet Gibson, è irlandese ed è chiaramente una psicolabile. Le autorità rispediscono Violet in patria dove entra in un manicomio e ci rimane per il resto della sua vita.
Il Capo del Governo, lo stesso giorno, fa sentire alla folla la sua voce: «Voglio farvi sentire per pochi minuti la mia voce, per convincervi che non ha cambiato minimamente di timbro, come vi posso garantire che il mio cuore non ha accelerato minimamente i suoi palpiti!»
Il giorno dopo parte per la Libia mostrando a tutti un vistoso cerotto sul naso.
È il 7 aprile del 1926 e il Capo del Governo è il Cavalier Benito Mussolini.
Questa lettura l'abbiamo pubblicata nel 2009 quando uno psicolabile, a Milano, tira una statuetta di mettallo in faccia a Berlusconi fratturandogli il naso. All'epoca solo alla fine della nostra lettura si capiva che il protagonista della storia era Mussolini: leggendola senza troppa attenzione poteva infatti sembrare che si parlasse di Berlusconi. Ormai è passato troppo tempo e il collegamento non può farlo più nessuno. Ma la storiella è comunque interessante (anche perché non è troppo nota) e quindi troviamo utile lasciarla online.