Le controindicazioni del libero pensiero
La vita di Giordano Bruno
Sì
Avviso di Roma il 19 febbraio 1600
Giovedì mattina in Campo di Fiore fu abbrugiato vivo quello scelerato frate domenichino da Nola, di che si scrisse con le passate: heretico, ostinatissimo et havendo di suo capriccio formati diversi dogmi contro nostra fede et in particolare contro la Santissima Vergine et Santi, volse ostinatamente morir in quelli lo scelerato; et diceva che moriva martire et volentieri et che se ne sarebbe la sua anima ascesa con quel fumo in paradiso. Ma hora egli se ne avede se diceva la verità.
Giordano Bruno è nato a Nola nel 1548.
E' stato un filosofo incredibilmente moderno, un vero spirito libero: nelle sue opere, infatti, ha elaborato una concezione del mondo assolutamente innovativa per la sua epoca e proprio per questo è stato scomunicato non solo dai cattolici, ma anche dai luterani e dai calvinisti.
E' vissuto nel periodo della crisi del pensiero rinascimentale, quando, con la Controriforma, la Chiesa cattolica ha cominciato a controllare ogni espressione del pensiero, non solo religioso, per mezzo dell'Inquisizione e dell'Indice dei libri proibiti.
Giordano Bruno è diventato frate domenicano a Napoli, all'età di 15 anni. Già nel 1576 è stato però costretto a fuggire da quella città per evitare un processo avviato contro di lui dai suoi superiori che lo accusavano di avere difeso scrittori eretici.
Dopo un periodo di vagabondaggio in Italia si è trasferito a Ginevra. Qui si è convertito al calvinismo (anche se solo per un breve periodo) e appena un anno dopo è stato costretto nuovamente a partire per essere entrato subito in contrasto con le autorità accademiche.
Tra il 1579 e il 1583 ha insegnato in Francia dove è diventato lettore di filosofia all'Università di Parigi.
Successivamente si è trasferito a Londra. Qui ha scritto le sue opere maggiori come La cena de le ceneri, De la causa, principio et uno e De l'infinito, universo e mondi: in questi scritti parla di un universo infinito e in movimento e dell'esistenza di diversi mondi, contro la visione tradizionale (quella di Aristotele e Tolomeo) di un universo finito e immobile.
Tornato in Francia è stato costretto ancora a fuggire dopo gravi contrasti con i sostenitori di Aristotele.
Tra il 1586 e il 1588 ha vissuto in Germania, a Wittenberg, dove insegnava filosofia. Anche qui ha scritto numerose opere ma, per l'ennesima volta, è stato costretto a lasciare la cattedra perché le sue tesi erano incompatibili con il mondo accademico.
Per qualche anno ha continuato a insegnare in varie località della Germania.
Nel 1591 il nobile veneziano Giovanni Mocenigo lo ha invitato a Venezia e Giordano Bruno ha accettato di tornare in Italia da dove mancava da tanti anni.
Per motivi ancora oggi poco chiari il Mocenigo lo ha tradito e, dopo averlo rinchiuso in una camera del suo palazzo, lo ha denunciato all'Inquisizione. Così Giordano Bruno è stato arrestato e processato.
Purtroppo per lui, su richiesta del papa il processo è stato trasferito a Roma. Il procedimento dell'Inquisizione è durato sette anni e alla fine Bruno, dopo avere rifiutato di ritrattare integralmente le sue tesi, è stato condannato al rogo come eretico.
L'8 febbraio 1600 viene letta la sentenza di condanna: rivolto ai giudici Bruno pronuncia la sua famosa frase "Forse avete più paura voi che emanate questa sentenza che io che la ricevo"
Il 17 febbraio 1600 muore sul rogo a Piazza Campo de' Fiori, una delle poche piazze romane prive di una chiesa.
Luterani: da Martin Lutero (1483-1545), monaco agostiniano e riformatore. Nel 1517 ha affisso sulla porta della chiesa di Ognissanti a Wittenberg 95 tesi contro la curia di Roma e contro la pratica della vendita delle indulgenze. Da lui prende avvio la Riforma protestante, un movimento di radicale rinnovamento religioso sfociato nella rottura dell’unità religiosa dell’Europa cristiana.
Calvinisti: da Giovanni Calvino (1509-1564), teologo e innovatore religioso. Ha appoggiato apertamente la Riforma luterana, e per questo è stato perseguitato e costretto all'esilio, prima a Basilea e poi a Ginevra, dove ha operato fino alla morte. Il calvinismo si differenzia dal luteranesimo soprattutto per la sua espressione dottrinale più chiara ed organica.
Controriforma: è l’azione della Chiesa Cattolica per riorganizzare la propria struttura e difendere la propria integrità dottrinale e disciplinare messa in discussione dalla Riforma protestante. Punto centrale della Controriforma è stata la convocazione, lo svolgimento e l’applicazione dei decreti del "Concilio di Trento" (1545-1563), che hanno fornito le basi dottrinali sulle quali si è organizzata la Chiesa con la gerarchia cattolica.
Inquisizione: dal latino inquisitio (ricerca, indagine) è stata istituita come un tribunale ecclesiastico speciale dal papa Gregorio IX verso l'anno 1231, allo scopo di ricercare, esaminare, giudicare, condannare chi si rendeva colpevole di eresia. L'Inquisizione medievale non va confusa con I'Inquisizione spagnola, istituita nel 1478, né con quella romana, istituita nel 1542 da Paolo III nel quadro generale della Controriforma. L'Inquisizione si è occupata anche della riflessione filosofica e scientifica, come attestano i famosissimi processi a Giordano Bruno e Galileo Galilei, e si è dedicata alla sorveglianza sull'integrità della fede, ricorrendo anche alla compilazione dell'Indice dei libri proibiti.
Indice dei libri proibiti: veniva compilato dalla "Congregazione dell'Indice", fondata nel 1571 da Pio V, ed è stato uno strumento di rigoroso controllo non solo in campo teologico ma anche filosofico e scientifico.
Aristotele (384-322 a.C.): discepolo di Platone, è considerato uno dei filosofi più grandi esistiti. Si è interessato di ogni aspetto della conoscenza umana e la sua concezione filosofica, ripresa nel medioevo da San Tommaso, è stata fondamentale per la teologia cattolica. L'espressione ipse dixit (lo ha detto lui) indica che ogni tesi riferita al suo pensiero era considerata una verità assoluta.
Tolomeo (138-180): astronomo, matematico e fisico egiziano. Le sue teorie astronomiche, in particolare sulla struttura e sul movimento degli astri, sono state seguite fino ai tempi di Galileo: quest'ultimo ha opposto al tradizionale sistema tolemaico, "geocentrico", il sistema "eliocentrico", e per questo è stato processato dall'Inquisizione due volte (1616, 1633).
Citazioni
"Intrepido, fendo lo spazio con le mie ali e la fama non mi fa urtare contro mondi tratti da falsi principi, secondo i quali rimarremmo rinchiusi in una prigione immaginaria come se tutto fosse cinto da muraglie di ferro" (De Immenso)
"Ho combattuto ed è tanto: ritenni di poter vincere... ma natura e sorte studio e sforzi repressero. Ma già è qualcosa esser sceso in lotta, poiché vedo che in mano al fato è la vittoria. Fu in me quanto era possibile e che nessun venturo secolo potrà negarmi: ciò che di proprio un vincitore poteva dare; non aver avuto timore della morte, non essersi sottomesso, fermo il viso, a nessuno che mi fosse simile; aver preferito morte, coraggiosa a vita pusillanime" (De Monade)
"Infinito spacio ha infinita attitudine, et in quella infinita attitudine si loda infinito atto di existenza… Sono dunque Soli innumerabili,sono terre infinite, che similmente circuiscono quei Soli…" (De l'infinito, universo e mondi)