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Il caffè

Più che una bevanda: un rito

24 giugno 2007

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Roberto Tartaglione

I materiali di Matdid sono scaricabili liberamente come supporto per lezioni di italiano. Ne è vietata la pubblicazione su carta o in formato digitale salvo autorizzazione.

(aggiornato dicembre 2024)


  • Mi fa un caffè?

  • Due caffè, uno qui e uno a portar via!

  • Un caffè corretto al Mistrà!

  • Volevo un macchiato

  • Un caffè freddo!

  • Tre caffè: uno lungo, uno decaffeinato e uno normale

  • Un Marocchino

  • Un caffè. Me lo fa doppio?

  • Un caffè caldo in tazza fredda

  • Un macchiato freddo

  • Un caffè ristretto

  • Un caffè d'orzo

  • Un caffè al Ginsegn

  • Un caffè lungo e un americano


Dieci minuti al bar e abbiamo sentito tutti questi modi di ordinare un caffè. I clienti sono tutti italiani e come vedete nessuno ha usato la parola "espresso".

Il caffè è la bevanda più rappresentativa degli italiani e questo già da prima che la Moka Bialetti diventasse la macchinetta per preparare il caffè presente in tutte le case. Guardate questo pezzo di Eduardo de Filippo tratto dall'opera teatrale "Questi Fantasmi" (1945) e poi trasformata in film: Eduardo beve il suo caffè sul balcone di casa sua conversando con "il professore" del palazzo di fronte e illustrando, fiero, il suo modo di fare il caffè con la "caffettiera napoletana";




PASQUALE (seduto fuori al balcone, ha davanti a sé un'altra sedia con sopra una piccola macchinetta da caffè napoletana, una tazzina e un piattino. Mentre sta per prendere il caffè parla con dirimpettaio prof. Santanna )

Salute professore! Eh be'... A noialtri napoletani toglieteci questo poco di sfogo fuori al balcone...

Eh già... Io per esempio, professo', a tutto rinuncerei tranne a questa tazzina di caffè, presa fuori al balcone, tranquillamente, dopo quella mezzoretta di sonno che uno si è fatto dopo pranzo, sapete.... (sbadiglia)

Scusate eh? E me la devo preparare io stesso, con le mie mani. Eh, sono gelosissimo! Come no... Eh? Mia moglie? No no no, mia moglie non collabora. Sapete, è molto più giovane di me e la nuova generazione ha perduto queste abitudini che secondo me sotto un certo punto di vista sono la poesia della vita. Eh già, perché oltre a farmi occupare il tempo mi danno pure una certa serentità di spirito. Bravo, bravo... E poi, chi mai potrebbe prepararmi una tazzina di caffè come me la preparo io, con lo stesso zelo, lo stesso amore...

Capirete che dovendo servire me stesso, seguo le vere esperienze e non trascuro niente. Ma proprio... lo faccio con tutte le regole! Per esempio, vedete professo'... sul becco io ci metto questo coppitello di carta... eh, quello mo' sembra niente questo coppitello... ma pure c'ha la sua funzione! E già perché il fumo denso del primo caffè che poi è quello più carico, non si disperde. Anzi, rimane dentro profuma tutto l'ambiente e lo prepara per ricevere la sostanza, il caffè...che deve ricevere poi il caffè.

E che profumo! Una meraviglia.... Scusate professo'... ah, questo non è caffè, questo è cioccolata!


 

E infine vediamo anche di chiarire qualche dubbio (fra i più tormentosi, specialmente per i turisti alle prime armi) 


  • Esiste il caffè "nero"? E di che altro colore dovrebbe mai essere?

  • Si dice "espresso"? Se siete stranieri è meglio dirlo. O - per farvi un piacere - vi porteranno quei bibitoni lunghi che si bevono all'estero.

  • Qual è il senso dell'espressione "prendiamo un caffè?" ? Il senso è: stiamo un po' insieme, facciamo due chiacchiere. Non siete costretti necessariamente a bere un caffè. Al bar (dove siete andati a "prendere un caffè") potete bere anche dell'altro. E per la filosofia del caffè vedi il link "'o ccafè")

  • Fa male il cappuccino dopo pranzo? A te che lo bevi no. A me che ti guardo sì.

  • Che differenza c'è tra un caffè al vetro e uno in tazza? Il caffè è lo stesso: così come il vino è lo stesso se lo bevete in un bicchiere grande o piccolo, in un calice, in un bicchiere di plastica o alla bottiglia. Sta a voi scegliere cosa preferite. -

  • Che cos'è un "marocchino"? Fermo restando che ogni città o paese ha i suoi usi e costumi, generalmente un marocchino è un caffè al vetro con cacao, crema di latte e panna.  


La pubblicità di un caffè (quando i gesti non sono chiari)



Vedi anche il linguaggio dei gesti

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