Io e te, tu ed io
Due pronomi importanti
18 marzo 2001
da a2 a b2
Roberto Tartaglione
No
Generalità
Il pronome personale io e il pronome tu hanno grammaticalmente la funzione di soggetto :
Io lavoro e tu dormi
Che posso dire io?
Io, tu e lui restiamo qui
E tu chi sei?
I pronomi personali me e te sono pronomi non-soggetto e si usano in particolare preceduti da preposizioni:
Parla con me!
Domani vengo da te
Io per te morirei
Io guardo te e tu guardi me
Le forme me e te si usano qualche volta anche in funzione di soggetto:
A - Nelle comparazioni di uguaglianza, dopo come o quanto
Ne so quanto te
Fa' come me (ma: fa' come faccio io!)
Tu sei come me
Non puoi essere sorpreso quanto me
B - In funzione predicativa se il soggetto del verbo è diverso (costruzioni tipo IO + VERBO ESSERE + TE ; oppure TU + VERBO ESSERE + ME)
Tu non sei come me
Mi piacerebbe essere te
Io non sono come te
Gli piacerebbe essere me!
C - In costruzioni con participio assoluto (frasi costruite con SOGGETTO + PARTICIPIO PASSATO)
Gli uomini, me escluso, sono tutti uguali
Parlo per tutti i presenti, te compreso
D - In forme esclamative
Me sfortunato!
Povero me!
Beato te!
Povero te!
E - te si usa come soggetto nella costruzione io e te
Io e te siamo una bella coppia
(ma: tu ed io siamo una bella coppia)
F - me e te si usano come soggetto nelle parlate settentrionali
Io sono nervoso, ma anche te non scherzi
Me e te insieme faremo grandi cose
Sinonimi e alternative
Il pronome io può essere sostituito dal plurale maiestatis noi nella lingua formale (documenti papali, ordinanze dell’ambasciatore ecc.) o nella lingua dei testi scientifici (noi nel senso di "la nostra scuola di ricerca", "l’Università alla quale apparteniamo")
Il pronome io può essere qualche volta sostituito da formule tipo: chi scrive, chi vi parla, il sottoscritto ecc.
Posizioni e uso
Il pronome io, specialmente nello scritto, si pone preferibilmente all’ultimo posto in una lista :
Moravia, Pasolini ed io
La mia famiglia ed io
In generale l’uso del pronome soggetto in italiano è facoltativo: io dormo fino alle nove è sostanzialmente uguale a dormo fino alle nove.
L’uso dei pronomi io e tu è necessario nei seguenti casi:
A - In enumerazioni che contengono frasi con soggetto diverso
Io parlo, tu ascolti, gli altri dormono
Lui ride, lei piange e io non so che fare
B - Per chiarezza, quando il verbo si può riferire a soggetti diversi
Vuoi che venga da te? (vuoi che io venga da te o che lui venga da te?)
C - In espressioni "olofrastiche"
"Chi crede di sapere tutto?" "Io!"
"Mi serve un volontario!" "Io!"
D - In numerose forme piene di enfasi (specialmente ponendo il pronome dopo il verbo)
Io e solo io ti posso capire!
Tu, proprio tu mi critichi?
Ci penso io!
Ti faccio vedere io!
E - In frasi dove bisogna sottolineare una contrapposizione fra persone
Io saprò aspettare: e tu ?
Tu non mi capisci (io sì che ti capisco!)
F - In frasi ellittiche, con pronome accompagnato da aggettivo, infinito o sostantivo
Io buono, io bravo... ma se m’arrabbio...!
Io fare certe cose? Mai!
Il TU impersonale
Il pronome tu si può usare anche come soggetto impersonale (dove di solito si usano le forme con "si")
Tu entri in banca e non ti aspetti una rapina
Tu non puoi immaginare!
Costruzioni particolari
io e tu si possono rafforzare con la parola stesso
Era così convincente che io stesso, a un certo punto, non sapevo cosa rispondergli
Ho sbagliato, ma tu stesso, in passato, hai fatto errori simili ai miei
Frequente anche l’uso dei due pronomi accompagnati da anche, neanche, proprio, solo, ancora
Ancora tu? Non mi sorprende, lo sai?
Solo tu sai fare certe cose
Neanch’io avrei fatto di meglio
Sì, sono proprio io!
TU formale e TU informale
Il tu si usa quando ci si rivolge ad amici o a persone con cui si ha confidenza (la forma di cortesia normalmente è lei). Tuttavia esiste anche un tu formale, con cui ci si rivolge ad un’altissima autorità benevola (per esempio il tu della preghiera Padre Nostro, con cui ci si rivolge a Dio). In questi casi si può scrivere con la t maiuscola)
Padre Nostro che sei nei cieli
Tu, Maestro, illuminami!
Il tu viene usato anche come forma di cortesia in alcuni dialetti che ignorano completamente la forma lei (in particolare in Ciociaria, nel Basso Lazio)
Grafia
Normalmente io e tu, me e te si scrivono con l’iniziale minuscola (escluso il tu/te formale)
Modi di dire
Parlare a tu per tu Fra me e me Dare del tu Beato te! Il mio io
Peggio/Meglio per te
Fra te e te
Buon per me/te
Le antiche forme latineggianti meco e teco (con me e con te) rimangono come sopravvivenze in qualche formula burocratica standardizzata o sono usate nel parlato in modo ironico scherzoso (vado al cinema: venite meco?)
Filologia e pronuncia
io viene dal latino ego (parola tuttora usata nel linguaggio della psicanalisi : avere un ego smisurato, un ego molto forte).
tu viene dal latino tu e provoca il raddoppiamento sintattico, cioè provoca la pronuncia forte della consonante iniziale della parola seguente (tu leggi si pronuncia tulleggi ; tu cammini si pronuncia tuccammini)
te e me si pronunciano con la e chiusa