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Metti la maglietta di lana

Gli imperativi di famiglia

8 febbraio 2009

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Roberto Tartaglione

I materiali di Matdid sono scaricabili liberamente come supporto per lezioni di italiano. Ne è vietata la pubblicazione su carta o in formato digitale salvo autorizzazione.

Non che l'imperativo serva solo a dare ordini: "stammi bene" sì può dire a un amico salutandolo. E più che un ordine è un augurio. "Padre nostro, dacci oggi il nostro pane quotidiano" pregano i cattolici... be', chi si permetterebbe mai di dare ordini al Padreterno? "Venghino signori venghino!" urlavano, storpiando l'italiano, quelli che invitavano il pubblico al circo. E appunto, più che di un ordine si tratta di un invito. "Entra, entra pure!" si dice a chi aspetta sulla porta: e non è un ordine, ma piuttosto una concessione.

Insomma, la parola imperativo non è forse la più precisa per indicare questa forma verbale che infatti non è monopolio solo di imperatori e dittatori.

Una cosa però è certa: per i genitori l'imperativo è proprio irrinunciabile.

Alcuni anni fa, la pubblicità della merendina Ciocorì reclamizzava questo prodotto per bambini elencando tutte le cose che normalmente erano vietate dai genitori.

Questa pubblicità (della famosa "creativa" Annamaria Testa) recitava così:


Non toglierti il golfino che sei sudato,

di' buongiorno alla signora,

Cecilia, corri subito a lavarti le mani,

non metterti le dita nel naso,

non fare rumore che il papà è stanco,

li hai già fatti i compiti?,

non mangiarti le unghie,

non attraversare la strada,

possibile che non sai stare fermo un minuto?,

stai attento a non sporcarti,

non stare così vicino al televisore,

tieni i gomiti giù dalla tavola,

chi ti ha insegnato a dire le parolacce?,

non bere l'aranciata gelata,

piantala di masticare la cicca americana,

non giocare con le barchette nella vasca da bagno,

perché sei sempre lì a leggere fumetti?


E non sarebbe poi difficile allungare e aggiornare la lista con ordini altrettanto frequenti come:

Non fare il bagno che hai mangiato un'ora fa,

metti la maglietta di lana che fa freddo,

mettiti la mano davanti la bocca quando sbadigli,

spegni quel computer,

fa' passare prima le signore quando apri la porta,

questa casa non è un albergo,

metti in ordine la tua camera,

non ti alzi finché non hai finito di mangiare,

non rispondere con quel tono, capito?,

lavati i denti prima di andare a letto,

e spegni quella luce che ci si vede benissimo,

non tornare più tardi delle nove, chiaro?,

non lasciare un lago in bagno dopo la doccia,

abbassa il volume di quella musica!


E giocherellando con questi ordini in classi di studenti stranieri si scopre che alcuni di questi sono "internazionali" (non stare così vicino al televisore!), altri molto italiani (mettiti la maglietta di lana!) e altri ancora, non presenti in questa lista, fanno parte delle realtà culturali dei vari paesi.

... Pensateci.



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