Gli obelischi di Roma
Cosa rimane, cosa è scomparso
9 gennaio 2005
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Giulia Grassi
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Le principali piazze di Roma sono decorate da alti obelischi: alcuni sono egiziani, altri sono copie di epoca romana. Il primo imperatore a portare gli obelischi in città è stato Augusto, e il suo esempio è stato seguito da numerosi imperatori dopo di lui.
In epoca imperiale gli obelischi non avevano una funzione decorativa, come oggi, ma avevano un significato politico e religioso: erano bottino di guerra, segno della potenza e della capacità tecnica dell'impero ed erano collocati nei templi egizi (numerosi a Roma in quel periodo), in aree consacrate al dio Sole, davanti a monumenti funerari. Si trovavano, quindi, in luoghi diversi da quelli in cui si trovano oggi.
IGNOTO INCISORE, Le sette chiese privilegiate di Roma, 1589: i quattro obelischi innalzati da Sisto V. In basso l'antica basilica di San Pietro, a sinistra l'area della futura Piazza del Popolo
Sono stati i papi a far trasportare questi pesantissimi monumenti nelle piazze della Roma rinascimentale e barocca; il primo è stato Sisto V Peretti (1585-1590). Questo papa, grazie all'architetto Domenico Fontana, ha trasformato l'aspetto della città. Ha fatto costruire grandi strade rettilinee per collegare le basiliche che ogni buon pellegrino doveva visitare (il famoso "giro delle sette chiese"). Per aiutarlo ad orientarsi tra i palazzi ha usato come punti di riferimento proprio gli obelischi. Ha fatto trasportare, e collocare, quattro obelischi: di Piazza San Pietro, dell'Esquilino, di San Giovanni in Laterano e di Piazza del Popolo.
Oggi ci sono ancora 13 obelischi antichi in città, ma erano di più, almeno 17. Nel XVIII secolo un obelisco è stato portato a Firenze, nel Giardino di Boboli a Palazzo Pitti; due sono stati portati ad Urbino, davanti alla chiesa di San Domenico. Un altro obelisco si trovava sull'isola tiberina: è crollato a terra nel XVI secolo e alcuni frammenti sono conservati al Museo Nazionale di Napoli e a Monaco di Baviera. Ecco l'elenco degli obelischi romani ancora visibili: Piazza San Pietro: obelisco vaticano. Alto 25,5 metri, opera di Nencoreo (XII dinastia, 1991-1786 a.C.). Portato a Roma da Caligola nel 37 d.C. e collocato nel Circo di Caligola e Nerone
MAARTEN VAN HEEMSKERCK: Santa Maria della Febbre, Obelisco Vaticano, Basilica di San Pietro in costruzione; poco dopo il 1523, Wikipedia, pubblico dominio
Piazza del Popolo: obelisco flaminio. Alto 24 metri, opera di Ramses II (1279-1213 a.C.), a Heliopolis. Portato nel 10 a.C. da Augusto e collocato nel Circo Massimo
Piazza San Giovanni in Laterano: obelisco lateranense. Alto 32 metri, opera di Tutmosis III (XV secolo a.C.), a Karnak. Portato da Costanzo II nel 357 e collocato nel Circo Massimo
Piazza Montecitorio: obelisco alto 22 metri, opera di Psammetico II (594-589 a.C.), a Heliopolis. Portato da Augusto e collocato come gnomone nell'Orologio solare in Campo Marzio.
Piazza del Quirinale: obelisco alto 15 metri. Collocato davanti al Mausoleo di Augusto
Piazza dell'Esquilino: obelisco esquilino. Alto 15 metri. Collocato davanti al Mausoleo di Augusto
Piazza Navona: obelisco della Fontana dei Fiumi. Opera romana dell'età di Domiziano, proviene dal Circo di Massenzio sull'Appia Antica, ma in origine era collocato forse nel Tempio di Iside in Campo Marzio (Iseo campense) o nel Tempio di Serapide (Serapeo) sul Quirinale
Piazza della Rotonda: obelisco della fontana davanti al Pantheon. Alto 6 metri, opera di Ramses II (1279-1213 a.C.), a Heliopolis. Dall'Iseo campense
Piazza dei Cinquecento: obelisco del Monumento ai caduti di Dogali. Alto 6 metri, opera di Ramses II (1279-1213 a.C.), a Heliopolis. Dall'Iseo campense
Piazza della Minerva: obelisco del berniniano Elefante obeliscoforo. Alto 6 metri, opera del faraone Apries (VI secolo a.C.). Dall'Iseo campense
Trinità de' Monti: obelisco sallustiano. Proviene dal Circo degli Horti Sallustiani (villa di Sallustio) ed è stato posto in cima a Piazza di Spagna da Pio VI, nel 1789. È alto 13 metri ed è una imitazione romana, dell'epoca dell'imperatore Aureliano, degli obelischi egizi dell'età di Ramses II (1279-1213 a.C.)
Villa Celimontana: obelisco matteiano. Piccolo obelisco su cui è scolpito il nome di Ramses II (1279-1213 a.C.); proviene da Heliopolis. Inizialmente decorava un piccolo Tempio di Iside sul Campidoglio, ed era probabilmente un dono dell'imperatore Domiziano. Una leggenda diceva che dentro la palla dorata collocata sulla sua sommità erano conservate le ceneri di Augusto. Nel XVI secolo è stato abbattuto: non c'era posto per lui nella nuova piazza disegnata da Michelangelo sul Campidoglio. Il Senato Romano lo ha donato, nel 1582, a Ciriaco Mattei, che lo ha sistemato nella sua villa sul Celio.
MARTEN VAN HEEMSKERK, Veduta della piazza del Campidoglio, disegno del 1535/36, (Berlin, Kupferstichkabinett): l'obelisco si trovava dove ora c'è il Palazzo dei Musei; sul fondo il Palazzo dei Conservatori e a sinistra il Palazzo Senatorio come erano prima dei lavori di Michelangelo
Pincio: obelisco di Antinoo. Alto 9 metri, risale all'epoca dell'imperatore Adriano (118-138), che lo aveva collocato davanti al cenotafio (tomba vuota) del suo amante Antinoo. Si trova sul Pincio dal 1822, per volere di Pio VII. Scoperto nel XVI secolo fuori Porta Maggiore, proviene forse dal vicino Circo Variano, che faceva parte del Sessorium (villa imperiale di Eliogabalo)