Piazza Navona
Dalla serie: 13 piazze di Roma
18 marzo 2007
b2
Giulia Grassi
No
(aggiornato settembre 2023)
Piazza Navona, opera propria
Piazza Navona ha assunto il suo aspetto attuale nel XVII secolo, grazie a Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini (vedi Una piazza per i Pamphilj). Ma la sua storia è molto più antica. Comincia con l'imperatore Domiziano, che dopo il disastroso incendio dell'80 fa costruire un odeon e uno stadio destinati alla celebrazione del Certamen Capitolino Iovi (una gara musicale, equestre e ginnica istituita nell’86). È l'unico esempio di stadio in muratura al di fuori della Grecia e del mondo orientale: lungo 275 metri e largo 106, aveva un'arena circondata da gradinate che contenevano circa 30.000 spettatori. Proprio dai giochi nascerebbe il nome della piazza, che con la sua forma ricalca quella dello stadio antico: in agone > nagone > navone > navona. I resti di un tratto del lato curvo dello stadio sono in Piazza di Tor Sanguigna, circa 3,50 m. al di sotto della strada attuale.
Nel V secolo lo stadio, come testimonia un cronista, è ancora in buone condizioni. Ma nei secoli successivi i crolli e le inondazioni fanno rialzare il livello dell’antica arena di alcuni metri rispetto alle strade circostanti e l’edificio diventa un grande spazio abbandonato, circondato dalle gradinate in rovina. Sulle rovine vengono costruite tre chiesette (come quella dedicata a Sant’Agnese, nell’VIII secolo), che hanno la facciata verso le strade esterne. Dal XIII secolo sulle rovine sorgono case e torri, e poi palazzi; nel rinascimento si demolisce quello che resta dello stadio.
Antonio Tempesta, Pianta di Roma, 1593
Nel 1477 Sisto IV trasferisce qui il mercato che si teneva alle pendici del Campidoglio. E sempre dal XV secolo la piazza diventa il luogo dove celebrare feste pubbliche, sia religiose sia profane, che coinvolgono un gran numero di persone: è la piazza delle celebrazioni di massa. Qui, ad esempio, si svolgevano alcune delle manifestazioni del Carnevale, e coreografie spettacolari come “tornei” e “giostre”.
Dal 1652 al 1865 qui si è tenuto un singolare spettacolo estivo, il "lago", attribuito a un’idea di Bernini. I sabati e le domeniche di agosto gli scarichi delle fontane venivano chiusi fino a che l’acqua traboccava, così da formare un lago dove i nobili, con le loro carrozze variamente addobbate o costruite appositamente a forma di barca con tanto di vela, si divertivano a scorrazzare. Un evento che richiamava romani e stranieri e che è stato immortalato in numerosi quadri, acquarelli, disegni e incisioni.
Antonio Ioli, Piazza Navona, XVIII secolo
(Wikipedia, pubblico dominio)
Per saperne di più:
• B. BUONOMO, Piazza Navona, trasformazione e stratificazione, in B.BUONOMO, F. CESARANO, M.C. LAPENNA, Mausoleo d'Augusto, Pantheon, Piazza Navona: dinamiche di trasformazione. Significativi episodi urbani nel sistema insediativo del Campo Marzio a Roma, prefazione di G. Carbonara, saggio introduttivo di M.P. Sette, Roma 2015, pp. 134-190 e tavv. 22-32
• J.-F. BERNARD, P. CIANCIO ROSSETTO, Le stade de Domitien: situation topographique, étude architecturale et réflexions concernant la localisation de l’église Sainte-Agnès, in Le culte de sainte Agnès à place Navone entre Antiquité et Moyen Âge - Le monopole de l’alun pontifical à la fin du Moyen Âge, «Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge», 126/1 (2014), pp. 75-92 (URL: http://mefrm.revues.org/1862)
• «Piazza Navona, ou Place Navone, la plus belle & la plus grande»: du stade de Domitien à la place moderne, histoire d’une évolution urbaine, sous la direction de J.-F. Bernard (CollÉFR 493), 2014 (Table des matières http://www.publications.efrome.it/opencms/export/sites/efrome/documenti/Piazza_Navona_xcoll._493x_xTable_des_matixresx.pdf)
• G. STEMPERINI, S. BULTRINI, Proprietà nobiliari e trasformazioni urbane a Roma: il caso di Piazza Navona (secc. XVIII-XIX), in La nobiltà delle Capitali, a cura di M. Boiteux, C. Brice, C. M. Travaglini, Roma 2009, pp. 181-257
• M. RAK, Piazza Navona: trionfi sacri e profani, in La Festa a Roma dal Rinascimento al 1870, catalogo della Mostra, Roma, Palazzo Venezia (23 maggio - 15 settembre 1997), a cura di M. Fagiolo, Torino 1997, I, pp. 182-201
Foto della mappa di Tempesta: dalla mappa su “Portale cartografico” Città metropolitana di Roma Capitale. Non ci sono indicazioni di copyright sulle immagini, né la dicitura ‘tutti i diritti riservati’ (https://geoportale.cittametropolitanaroma.it/sites/default/files/cartografia-storica/1667218334/26.jpg)