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Un fumetto contro la guerra

Sturmtruppen

14 settembre 2003

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Roberto Tartaglione

No

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Sturmtruppen è il titolo di un fumetto pubblicato per la prima volta nel 1968 da Bonvi (Franco Bonvicini, 1941-1995).

Si tratta di strisce satiriche dove protagonisti sono soldati tedeschi. L'esercito nazista però è solo il pretesto, lo spunto per fare una feroce satira contro il militarismo: Bonvi vuole infatti colpire non tanto i soldati tedeschi, ma la follia e l'inutilità della guerra, la stupidità del potere. La disciplina della vita militare, i rapporti gerarchici tra gli ufficiali e i soldati della truppa sono una chiave di lettura anche della società, divisa tra "chi comanda" e "chi obbedisce".

In Sturmtruppen gli ufficiali sono solitamente stupidi, inutilmente autoritari, fieri del loro potere e indifferenti alla sorte dei soldati; ma del resto i soldati non sono migliori dei loro ufficiali.



La comicità di Sturmtruppen è legata anche alla lingua parlata dai soldati, una lingua tedeschen improbabilen und irresistibilen: basta aggiungere "-n" o "-en" alle parole (aiuten, rumoren, deserten), scriverere "f" tutte le "v" (dofe per dove; brafi per bravi ecc), scrivere und al posto di "e" e kvesto invece di "questo" per avere uno strano italiano tedeschizzato, molto comico (per un effetto simile con la lingua inglese vedi la lettura in Matdid Daunbailò).

Con questo fumetto Bonvi è diventato molto famoso non solo in Italia ma anche all'estero, sia in Europa sia in America: Sturmtruppen è stato pubblicato in molti paesi (compresa la Germania) dove ha avuto un grande successo.


 

Esperienza personale:

Non è facilissimo presentare a studenti tedeschi questo fumetto: la prima impressione è solitamente negativa perché l'elemento "nazismo" è evidentemente lontano dal senso dell'umorismo. Lo stesso nome Sturmtruppen suscita immediatamente una reazione di repusione. Per questo va prima di tutto spiegato come questa parola, proprio "foneticamente" sia recepita da un orecchio italiano.

STURM è parola relativamente comprensibile solo a chi abbia qualche conoscenza di letteratura e, magari a scuola, abbia studiato lo "Sturm und Drang" il movimento letterario di fine Settecento alla base della nascita del Romanticismo tedesco. "Sturm und Drang" viene tradotto spesso come "Tempesta e impeto" e nella percezione degli studenti "Sturm" è perciò sinonimo di "tormento" e "passione".TRUPPEN ha subito un effetto comico perché anche se parola realmente tedesca suona come una parodia di questa lingua dove le parole finiscono spesso con -en. E infatti nel fumetto la lingua dei soldati tedeschi è fatta tutta di buonanotten, scarpen, scalen o poltronen.Insomma: Sturmtruppen suona al nostro orecchio come "soldati esageratamente tormentati".

Premesso quindi che il titolo non ha nulla di "politico" in sé si può passare a leggere qualche striscia scoprendo che né i soldati tedeschi né quelli di "Galeazzo Musolesi" (pesonaggio parodia di Mussolini) hanno diretta relazione con la realtà della Seconda Guerra Mondiale, ma sono solo il simbolo del delirio della guerra.


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